Passando per Viale Bossi a Salò, settimana scorsa, i nostri sempre-vigili occhi di Gardinieri si sono posati sull'edificio della Cedral Tassoni, che campeggiava imponente alla nostra destra. Ricordi d'infanzia si sono affollati nelle nostre menti. La dolce bibita a base di acqua di cedro, infatti, ci veniva offerta dalle nostre nonne quando eravamo bambini, per rinfrescare i giorni più caldi delle nostre estati gardesane.
La Cedral Tassoni: da farmacia a fabbrica di liquori
Una delle prime pubblicità della Cedral Tassoni, negli anni Venti http://cedraltassoni.it/la-storia |
Questa nota ditta di liquori, con sede a Salò, ha fatto della graziosa cittadina sul Garda la capitale italiana del cedro. Forse non tutti voi sapete, però, che la Cedral Tassoni è nata come farmacia. Non a caso, il procedimento attraverso il quale si ottiene l'acqua di cedro è quello della distillazione dell'omonimo frutto, una pratica tipicamente farmaceutica, caratteristica delle zone in cui l'abbondanza delle coltivazioni lo permetteva, come la Gardesana occidentale. In seguito la Tassoni si è trasformata in laboratorio farmaceutico e infine, negli anni Venti, in industria di sciroppi e liquori.
Il cedro di Salò torna in produzione
Anche il cedro di Salò, come gli altri agrumi coltivati sul Garda a partire dal XII secolo, ha subito la crisi della produzione agrumicola della seconda metà dell'Ottocento (ricordate? Il fu Limone Gardesano).
Tuttavia, oggi il cedro di Salò è tornato in produzione, grazie ad alcuni lodevoli custodi degli agrumi. Tra questi c'è l'agronomo Tiziano Giacomini, che una quindicina di anni fa si è messo alla ricerca del cedro salodiano in Liguria, dove era attestata la presenza di questa qualità autoctona. Dopo un lungo e complesso lavoro di riproduzione della varietà iniziato nel 2000, da quest'anno sono nuovamente in vendita i primi cedri di Salò, dopo più di un secolo!
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